Segnalo a tutti gli amanti delle space opere militari questi due grandi cicli il ciclo di Miles Vorkosigan di Lois Bujold edito dalla Nord nella nuova edizione tascabile e il più o meno contemporaneo ciclo di Honor Harrington di David Weber.
Il primo è la quintessenza del pensiero progressista, uomini che cambiano sesso, trisessuali il ruolo della donna e in genere una visione della guerra come politica nel senso ampio del termine.
Dall'altro lato abbiamo un ciclo pesantemente ispirato alla guerra napoleonica inglese (Honor Stephanie Harrington è dichiaratamente ispirata a Nelson) con uno studio storicistico di un certo livello.
Potrebbe anche essere un po' palloso ma che riserva un discreto spazio all'aspetto tattico strategico della guerra ed è dominato da una visione della vita profondamente di destra (se non addirittura fascista) del conflitto e dell'organizzazione militare.
A chi piacerà il ciclo della Bujold non piacerà Weber però bisogna leggerli entrambi per mettere nella giusta relazione entrambi gli autori.
Rimanendo nello stesso argomento ci metto dentro un paio di altri romanzi di fantascienza che trattano di argomenti simili.
Uno è lo Starship Trooper di Robert Heinlein in cui vengono esaminati aspetti psicologici e morali sul suffragio, sulle virtù civiche, sulla necessità della guerra, sulle pene capitali e sulla delinquenza giovanile. (Nota: per chi non lo sapesse l'autore ha scritto anche "
Straniero in terra straniera").
L'altro è la saga di Ender di Orson Scott Card, che però si basa più sull'incontro/scontro fra civiltà che su altro (e ovviamente sugli intrallazzi politici che attorniano la guerra).
